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Avevo quasi trent’anni quando ho scoperto che la musica che non riuscivo a suonare, tanto meno a comporre, potevo dipingerla. Così ho messo da parte gli strumenti, le lezioni di musica, la mia iscrizione alla Siae e da autodidatta ho iniziato a lavorare con i colori.

Da quel momento in poi ogni nuova tela fu una nuova canzone, un tema orchestrale o un’improvvisazione jazz.

Dal 2007 risiedo in Brasile, paese che ha aggiunto un'ulteriore carica di musica il colore alla mia ispirazione.

Nella prima fase ho avuto importanti presenze nel mio cammino, il critico Carlo Munari, la gallerista Anna Virando e gli artisti Renzo Margonari e Emilio Tadini.

Questi, ed altri ancora, mi hanno aiutato nella mia ricerca di una musica da far danzare davanti allo sguardo, prima che nelle orecchie.

Per fare ciò ho approfondito, dopo varie esperienze, il mio rapporto con la pittura acrilica che mi restituisce le maggiori soddisfazioni e mi ha permesso di esprimere le mie intuizioni con la tecnica più adeguata, senza limitare la mia libertà di sperimentazione.

Anche per questo oltre a dipingere mi sono confrontato con la ceramica, la vetro fusione, l’illustrazione, il design di gioielli e le performance di pittura al vivo accompagnato da musicisti.