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La recente produzione pittorica dell'artista Claudia Clemente, nel recuperare il rapporto inscindibile tra la Natura ed il nostro molteplice essere, come presenza ed essenza fisico-spirituale, configura la sapiente presenza femminile idealizzando anche la visione della sua bellezza.
La Nostra, ci dona quel legame con gli artisti del nostro geniale Rinascimento, direi soprattutto con le Madonne di Michelangelo, di Leonardo da Vinci e di Raffaello, ma anche con le raffinate raffigurazioni luminose in cui si coglie la plasticità compositiva del Botticelli, ed accentua tale sintonia, che ulteriormente arricchisce, con le opposte intense tinte e con la ricchezza del suo simbolico realismo.
Si, lo studio critico di questa straordinaria opera dell'artista bagherese, mi suggerisce di comprendere la sua preziosa ricerca tematica e la sua armoniosa struttura grafica, ovvero la creativa comunicazione introspettiva della figura femminile che ci dona la sua seducente anima, coinvolta dalle tensioni opposte delle bianche ali del bene e da quelle oscure, che producono disarmonia e infelicità.
Ed anch'io, coinvolto dalla sua cromatica sintassi emozionale, condivido la luminosa percezione dell'eroico soggetto umano, che crea il viaggio-sogno dell'esistere.
(Saggio critico scritto da Francesco Federico. Bagheria, 15-18 novembre 2021)