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BAGNO DI FUSIONE

Artista: Migilibi (Opus Magnum)

Artist rating: 36

Dimensioni: 74x94 cm

Certificato di autenticità: No

Cod. Opera: 107224

7.100,00 €

Disponibilità: Disponibile

da Migilibi (Opus Magnum)

Come in cielo così in terra, e come in terra così in cielo. Questa è la frase portante di questa fase, traducibile in termini alchemici, come rendere il volatile fisso e fisso il volatile
(Tecnica mista su tela, 94x74x29)
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Descrizione

Dettagli

Questa è l’ultima fase, la Rubedo. Associata al colore rosso, fa riferimento al termine Regia, nel quale ci si riconosce una volta portata a compimento. Come in cielo così in terra, e come in terra così in cielo. Questa è la frase portante di questa fase, traducibile in termini alchemici, come rendere il volatile fisso e fisso il volatile. Nel quadro ciò si concretizza e si astrae. Ed ecco quello che ho nella mente si manifesta nella materia, e quello che è materia sublima, liberandosi dalla sua forma. Al centro, un lago di lava che cuoce fino al punto di fusione. La Donna ad un’estremità e dall’altra l’Uomo. Nel momento esatto in cui l’induzione stacca, una cascata d’acqua raffredda e prima che la scoria ritorni miscelata nel nucleo, la lancia la rompe, cosicché l’aria e la terra possano unirsi, la vitalità della giovinezza e conoscenza della saggezza. In alto una nuvola, in basso una radice e al centro il cervello, il letto in cui si uniscono sia nel corpo che nello spirito. Questi tre elementi, nel loro insieme, prendono figurazione in una medusa. La Turritopsis Nutricula è conosciuta come la medusa immortale. Una volta essersi riprodotta, non muore. Scende sul fondo del mare e torna allo stadio giovanile da cui si era sviluppata. Per gli scienziati questo ringiovanimento è reso possibile, a livello cellulare, a causa di un fenomeno conosciuto come transdifferenziamento. Il mutamento è dovuto all’azione delle cellule che da altamente specializzate si ritrasformano in non specializzate, tipiche della fase giovanile. Dobbiamo continuare a stupirci, e se questo non è l’elisir, non so cos’altro lo possa essere. Lo stupore contiene il segreto, nello stupore si annida il genio. E tutto è un’altra dimensione. E’ questa la luce che dobbiamo saldare e renderla durevole in modo che rimanga sempre presente. Tralaltro (lo scrivo così) l’analogia che c’è con quest’Essere di toccare il fondo per risalire è bellissima.
Bio dell'artista

Quelli che presenterò sono una serie di dodici quadri che convergono in uno, eseguiti in circa tre anni, dalla metà del 2017 fino al 2020. Sono quadri materici che hanno come base quando una tela, quando una tavola di legno, quando solo cornice, fatti da materiali perlopiù recuperati, in virtù del fatto che ciò che per gli altri è spazzatura per me è la chiave di una porta, come mi auguro sia il contrario nel viceversa, anzi, in realtà ne sono sicuro. Pertanto il mio scopo è questo, elevare la materia dalla sua forma, attribuendogli così una nuova funzione. Ed è proprio grazie a questo lavoro che, ritornando all’Alchimia, in parallelo si lavora su se stessi, liberando il proprio animo dal superfluo cosicché diventi speranza. Tutto il mio lavoro gira intorno a questa, la speranza. Grazie a mio padre artigiano ho potuto intecare i quadri, le quali teche sono sei bianche, sei nere ed una grigia. Il numero dodici è un numero ricorrente, gli apostoli e Gesù, i mesi e l’anno, il carbonio che ci compone, il C12, sei protoni e sei elettroni che formano l’atomo, e chi più ne ha ne metta ma, mi soffermerò su quest’ultimo. Si dice che il numero della bestia sia il 666, alla quale, appunto, viene anche associato il carbonio 12, che oltre ai sei elettroni e sei protoni ha anche il nucleo composto da sei neutroni. Di contro c’è il carbonio 7, il suo isotopo non ancora scoperto, composto da sei elettroni, sei protoni ed un solo neutrone, 616. Leggenda narra che il C7 si trasformi nel cervello degli adepti dal C12, elevando così la percezione della realtà, trascendendo il piano materiale. L’alchimia può intendersi quindi la trasformazione ad uno stato più elevato, sia nella materia sia nello spirito, perché si mostrino per quello che realmente sono, la manifestazione dell’una nell’altro nel quadro dell’infinito. Nota Bene: questo mi ha divertito e impegnato.

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