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I fiori come soggetto a sè cominciano a comparire all’interno delle “nature morte”, genere che vede la luce agli inizi del XVII secolo. In seguito l’attenzione dei pittori per il mondo floreale, soprattutto con gli impressionisti, si fa sempre maggiore, in quanto occasione straordinaria per catturare vibrazioni cromatiche e luminose. Così i fiori cominciano a comparire non solo nei vasi, ma anche immersi nel loro paesaggio naturale. Se all’inizio della sua storia era un pretesto per i pittori per cimentarsi in una riproduzione fotografica della realtà, con l’arte contemporanea il soggetto dei fiori diventa anche un modo di interpretare la realtà.
Il dipinto è stato realizzato con una notevole tecnica pittorica che permette all’artista di raggiungere un elevato grado di resa naturalistica. Messo in relazione con il contesto cronologico e culturale in cui è stato eseguito si tratta di un dipinto che può essere assegnato ad un ambito accademico. Nonostante questo l’artista opera con una stesura molto veloce, che insegue effetti più realistici ed una maggiore sensazione di freschezza ed immediatezza. Ciò è dovuto anche alla gamma di colori impostata su soavi tonalità di rosa e di bianco.
Frojesse è un pittore specializzato nelle produzioni di composizioni floreali che mostra di avere una solida formazione accademica ed una straordinaria tecnica che, oltre ad inseguire la resa naturalistica del soggetto, gli permette di ottenere freschezza e vivacità tramite una stesura veloce e pittorica.