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Le sue opere sono vere e proprie esplosioni di colori, quasi una riproduzione su tela del nostro essere ancestrale. Per il sangiorgese Emidio Angellotti la pittura è istinto, sentimento, qui ed ora. I soggetti a cui si ispira sono il tema della maternità, i riflessi d'acqua, gli elementi naturali, rivisitati attraverso una gestualità prorompente ma al tempo stesso equilibrata. L'artista gioca con il colore e lo fa come fosse un bambino alle prese con un pezzo di carta e la sua visione del mondo. Ma nulla, nell'arte di Angellotti, è improvvisato: dettagli, pennellate, armonie, sono studiati in ogni più piccolo particolare. L'effetto finale è di grande suggestione e impatto: le opere risultano un inno alla vita, in cui l'interiorità proietta se stessa all'esterno, concretizzandosi nella stesura dei colori.
Diplomato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata, Angellotti è stato allievo del maestro Lucio Guarini esordendo nel campo del fumetto e dell’illustrazione. Nel 1996 riscuote il suo primo successo con una mostra personale presso il Palazzo della Provincia di Ascoli. Così dopo una prima fase espressionista concentra la sua ricerca sul colore, declinato in chiave espressivo-figurativa.
Marine, nature morte e nudi, sono i suoi soggetti preferiti. La sua pittura in equilibrio fra naturalismo e gestualità informale, si distingue per i colori luminosi e vitali. Sperimenta altresì varie tecniche, fra cui l’utilizzo della spatola ed il bianco non-finito della tela.
Di grande successo la personale che si è tenuta nella galleria Imperatori a Porto San Giorgio dal 25 giugno al 1° luglio dal titolo: "L'insostenibile leggerezza del colore".