Dettagli
Nato nel 1956 a S. Vito al Tagliamento, dove tuttora abito, ho alle spalle un’esperienza artistico/pittorica fatta di installazioni, performance, scultura, ma soprattutto pittura.
Le mie prime esposizioni/performance risalgono agli anni ’79 e ’81 ed hanno interessato un pubblico prevalentemente underground. In seguito ho partecipato a numerose mostre sia collettive sia personali, tra queste ricordo quelle per me più interessanti: Il Cavaliere Azzurro, 1988, a S. Vito; Castello di Montagnana; Centro Culturale "A. Moro di Cordenons"; Antico Ospedale dei Battuti di S. Vito; Chiostro di San Francesco a Pordenone; Abazia di Sesto al Reghena; Polcenigo (PN) installazione/esposizione Fiori recisi (2007). Nel 1999 sono stato invitato con una installazione/esposizione (Il cavaliere azzurro) all’Arte Fiera di Udine; a marzo del 2003 ho presentato l'installazione L’Abbandono a Udine (Parco del Cormor); nel gennaio 2008 ho esposto nell'antico teatro Arrigoni e nella Loggia della piazza di San Vito una installazione sul tema del giorno della memoria, Giochi; dicembre 2008 ancora all'Antico Ospedale dei Battuti di San Vito la mostra/installazione Domande frequenti; settembre 2009 installazione sul greto del Tagliamento Notte di luna; 2010, Centro Culturale A: Moro, Cordenons, Presto con rabbia; maggio-giugno 2012, 2tto, mostra alla Galleria Comunale d’arte moderna di Portogruaro, I giorni del Rischio, mostra al castello di San Vito al Tagliamento; La corazzata Potemkin, giugno 2013, Venezia; Salone nautico Genova. Nel marzo 2004 è uscito un quaderno sulla mia attività, Al buio, a casa propria, verso il mondo, con scritti di Carlo Arcero, Chiara Tavella, Giorgio Segato, Fulvio Tesolin e miei.
Ritengo che particolare interesse abbiano sollevato le installazioni ambientali realizzate con il gruppo Agitazione Elastica sul greto del Tagliamento: Sassi Azzurri ’96, Due Fuochi ’97, Fiumevento ’98
Sono laureato in filosofia con una tesi sull’estetica del Futurismo e faccio l’insegnante.
Da alcuni sono considerato un pittore d’avanguardia da altri non mi è ben chiaro, personalmente penso di fare dell’avanguardia sulla nostalgia per la tradizione. La mia pittura oscilla in sospeso tra figurazione ed estrazione impigliandosi in una materia densa e screpolata dove si annida la sua inattualità. Alcune persone hanno anche voluto scrivere qualcosa su quello che faccio, tra cui: Giorgio Segato, Mariangela Modolo, Chiara Tavella, Carlo Arcero, Paolo Levi, Sara Carnelos, Giovanni Cozzarizza, Manuela Zannier
-Marco Tracanelli