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Macchie in Campo Giallo 2

Artista:

Artist rating: 5

Dimensioni: 39x81 cm

Tecnica: Tecnica Mista su Tavola

Certificato di autenticità: Si

Cod. Opera: PPAL006

600,00 €

Disponibilità: Disponibile

da

Paolo Pallara vive e lavora a Ferrara dove è nato nel 1956.

Da molti anni sperimenta una pittura materica nella quale tensioni informali si accompagnano ad una matrice figurativa mai dimenticata. La sue pittura si presenta come un’avventura dello spirito in cerca di ragioni per l’esistenza e in questo andare trova immagini che mettono a fuoco i momenti fondamentali. Pallara ama la serialità. Ha bisogno,infatti, di ritornare ad approfondire, a scrutare le minime modificazioni degli aspetti indagati, tante e tali sono le variazioni dello spirito e del cuore, tanto numerose sono le sfaccettature dell’identità personale, tanto infinito è il lavoro di analisi che come artista continuamente compie. All’interno del tema principale sono diverse le serie di approfondimento, complice non solo la scansione spaziale dei luoghi ma anche degli argomenti toccati. In tal modo la figura simbolo diventa riflessione di una più ampia considerazione sugli stati d’animo, sulle pulsioni di vita di ognuno di noi. Le sue opere, in quanto interpretazioni dei sentimenti provati dall’artista nei vari periodi della sua vita, sollecitano nello spettatore momenti di identificazione. Alcune serie sono maggiormente improntate al segno e meno al gioco delle sovrapposizioni o sottrazioni di materiali e smalti, dei piccoli inserti di carta o di garza, altre esaltano una sequenzialità che ricorda scansioni affettive, pulsioni, desideri ed emozioni. L’utilizzo di materiali come il ferro, il cuoio, vecchi legni o vecchi giornali dei primi del novecento fanno emergere sulle tele o nelle sculture un confronto tra memoria e destino, attese e timori, bisogno di vivere di fronte all’ineluttabilità della morte; tutti materiali che attestano la loro storia, rivendicano una nuova possibilità, al di fuori dell’uso consueto.
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Dettagli

Paolo Pallara vive e lavora a Ferrara dove è nato nel 1956. Da molti anni sperimenta una pittura materica nella quale tensioni informali si accompagnano ad una matrice figurativa mai dimenticata. La sue pittura si presenta come un’avventura dello spirito in cerca di ragioni per l’esistenza e in questo andare trova immagini che mettono a fuoco i momenti fondamentali. Pallara ama la serialità. Ha bisogno,infatti, di ritornare ad approfondire, a scrutare le minime modificazioni degli aspetti indagati, tante e tali sono le variazioni dello spirito e del cuore, tanto numerose sono le sfaccettature dell’identità personale, tanto infinito è il lavoro di analisi che come artista continuamente compie. All’interno del tema principale sono diverse le serie di approfondimento, complice non solo la scansione spaziale dei luoghi ma anche degli argomenti toccati. In tal modo la figura simbolo diventa riflessione di una più ampia considerazione sugli stati d’animo, sulle pulsioni di vita di ognuno di noi. Le sue opere, in quanto interpretazioni dei sentimenti provati dall’artista nei vari periodi della sua vita, sollecitano nello spettatore momenti di identificazione. Alcune serie sono maggiormente improntate al segno e meno al gioco delle sovrapposizioni o sottrazioni di materiali e smalti, dei piccoli inserti di carta o di garza, altre esaltano una sequenzialità che ricorda scansioni affettive, pulsioni, desideri ed emozioni. L’utilizzo di materiali come il ferro, il cuoio, vecchi legni o vecchi giornali dei primi del novecento fanno emergere sulle tele o nelle sculture un confronto tra memoria e destino, attese e timori, bisogno di vivere di fronte all’ineluttabilità della morte; tutti materiali che attestano la loro storia, rivendicano una nuova possibilità, al di fuori dell’uso consueto.

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