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Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata da sempre un’aspirazione per l’artista. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento, poi sulla resa atmosferica, nel Cinquecento, fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
La coppia di paesaggi si basa formalmente su un naturalismo che insegue una verosimiglianza nella rappresentazione della realtà, anche attraverso un pittoricismo che abbozza la forma con una pittura veloce, carica di vibrazioni luminose e cromatiche. A livello compositivo le due tele sono in linea con un elegante gusto Jugendstil, con una composizione che predilige forme esili e sfrutta le forme vegetali per comporre un prezioso intreccio decorativo.
L’artista autore di questa coppia di paesaggi presenta una notevole tecnica di formazione accademica, che si esplica in un’alta ricerca di resa naturalistica. L’artista mostra di essere anche un rappresentante dell’ambito Art Nouveau di inizio XX secolo, in una composizione dal disegno complesso e che riporta anche qualche ispirazione di gusto esotico, soprattutto dall’arte giapponese.