“Le città di Mattii sono tutte ricondotte a periferie dove non si arriva e da cui non si parte” queste le parole della critica d’arte Cristina Acidini per raccontare l’arte di Fabio Mattii. Pittore senese nato nel 1942 ha avuto una formazione classica per poi laurearsi in Giurisprudenza. La sua vita artistica nasce da autodidatta per poi frequentare il corso di figura e di nudo presso l’Accademia di Firenze. La sua Pittura è molto personale. Le strade di periferia che rappresenta si configurano attraverso il rapporto tra materia e luce, nel silenzio assoluto della sua pittura materica. La presenza umana è debole se messa in confronto alle architetture anonime che sovrastano la strada. Quelle poche figure che troviamo sembrano disorientare passeggiando nelle alte mura. L’unica nota bianca candida arriva per mezzo di un foglio bianco a terra. La luce che porta quel singolo foglio bianco all’interno dell’opera può rappresentare la speranza che hanno gli uomini, speranza di scappare da una realtà periferica ed industriale delle grandi città. Come artista vanta numerose mostre sia collettive che personali a livello regionale e nazionale.