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VERTIGINE

Artista: Migilibi (Opus Magnum)

Artist rating: 36

Dimensioni: 68x48 cm

Certificato di autenticità: No

Cod. Opera: 107226

4.750,00 €

Disponibilità: Disponibile

da Migilibi (Opus Magnum)

chi sono io?
(Tecnica mista su tela, 48x68x16)
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Spedizioni

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Descrizione

Dettagli

Quando avevo cinque o sei anni, mi ricordo che un bel giorno soleggiato tornai a casa (si è ben presto liberi in un piccolo paesino) per pranzo e, mentre aprii la porta, dal nulla, mi domandai: chi sono io?. Ricordo di aver visto la luce che entrava dalla finestra della cucina e poi, tutto d’un tratto, vidi letteralmente l’Universo. Era come se per un attimo ci fossi immerso, ero lì, ero quello. Ricordo poi le vertigini, lo stupore e al contempo la contentezza della risposta, e poi basta. E’ buffo come io, non avendo mai sofferto di vertigini, fino ad oggi, nel momento in cui sto scrivendo questo è da circa un mese che ne soffro. Nell’alchimia il ricongiungimento al Sé Interiore avviene con l’Universo. Il Cristallo Cosmico si intravede, lo sposalizio avviene con il SI. E’ un abbraccio doloroso che male non fa. La Rubedo corrisponde all’unificazione dello spirito umano, chiamato Atman, con il Brahman. L’Atman è parte del Brahman. Brahman è l’anima del tutto, è il respiro, l’energia che scorre ovunque, è il Sé Universale. Atman è il Sé Individuale.
Bio dell'artista

Quelli che presenterò sono una serie di dodici quadri che convergono in uno, eseguiti in circa tre anni, dalla metà del 2017 fino al 2020. Sono quadri materici che hanno come base quando una tela, quando una tavola di legno, quando solo cornice, fatti da materiali perlopiù recuperati, in virtù del fatto che ciò che per gli altri è spazzatura per me è la chiave di una porta, come mi auguro sia il contrario nel viceversa, anzi, in realtà ne sono sicuro. Pertanto il mio scopo è questo, elevare la materia dalla sua forma, attribuendogli così una nuova funzione. Ed è proprio grazie a questo lavoro che, ritornando all’Alchimia, in parallelo si lavora su se stessi, liberando il proprio animo dal superfluo cosicché diventi speranza. Tutto il mio lavoro gira intorno a questa, la speranza. Grazie a mio padre artigiano ho potuto intecare i quadri, le quali teche sono sei bianche, sei nere ed una grigia. Il numero dodici è un numero ricorrente, gli apostoli e Gesù, i mesi e l’anno, il carbonio che ci compone, il C12, sei protoni e sei elettroni che formano l’atomo, e chi più ne ha ne metta ma, mi soffermerò su quest’ultimo. Si dice che il numero della bestia sia il 666, alla quale, appunto, viene anche associato il carbonio 12, che oltre ai sei elettroni e sei protoni ha anche il nucleo composto da sei neutroni. Di contro c’è il carbonio 7, il suo isotopo non ancora scoperto, composto da sei elettroni, sei protoni ed un solo neutrone, 616. Leggenda narra che il C7 si trasformi nel cervello degli adepti dal C12, elevando così la percezione della realtà, trascendendo il piano materiale. L’alchimia può intendersi quindi la trasformazione ad uno stato più elevato, sia nella materia sia nello spirito, perché si mostrino per quello che realmente sono, la manifestazione dell’una nell’altro nel quadro dell’infinito. Nota Bene: questo mi ha divertito e impegnato.

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